Mi domando quanto tempo ancora serva per chiudere la forbice tra proposizione di un'idea e la sua approvazione! Approvazione poi rispetto a quali criteri e da parte di chi? In Italia funziona in maniera distorta: invece che un criterio unilaterale si ha la parcellizzazione dei giudizi. Ad esempio un piccolo ente locale può permettersi di decidere di ambiti più grandi, in assenza di competenze specifiche e adeguata preparazione culturale. La legislazione si trova ad arenasi in questioni meramente di forma perdendo di vista l'aderenza con la contemporaneità con la inevitabile conseguenza di sconnettersi dalla realtà! E' facile allora trovarsi a dover produrre una quantità esasperata di elaborati per argomentare un progetto solo perché si trova a meno di 100 metri da un rigagnolo. Quindi si è soggetti al temuto vincolo ambientale! Si deve passare da una commissione paesaggio, che di paesaggio non ne sa molto, per poi avere il parere della soprintendenza. Il tutto con tempi biblici: si parla di periodi tra i 4 e i 6 mesi. Pazzesco! Ma è mai possibile che l'italia sia una nazione a velocità di lumaca! Ma quando si potrà agire prima di pensare? Chi continua ad impedire che le cose qui vadano meglio? Mi pare che sia un'auto flagellazione generale, continuamente a piangersi addosso, nella certezza del vivere sopra le righe all'italiana. Io ho scelto da molto tempo di remare contro corrente e sono certo che pagherà nonostante le difficoltà di questo periodo. Ho la serenità del folle!

m.t.

Anche l'altrove vuole essere generico, perchè se tutto il Mondo è Paese allora l'Italia fa parte di una Galassia ancora sconosciuta.

Un Paese piccolo ma ricchissimo di Storia, di risorse, di genio e capacità... Siamo brillanti noi italiani, ci sappiamo destreggiare in moltissime situazioni, siamo adattabili, anche veloci... Eppure altrove si e qui no.

E perchè mai... Beh forse perchè non siamo mai noi a decidere realmente? Forse siamo solo inidirizzati verso "mete" che convengono ad altri. Oppure perchè abbiamo un sentimento di superiorità talmente radicato per cui l'ostentare vince sull'assenza...

Oppure perchè siamo ignoranti, manipolati, ciechi, infelici, altezzosi.

Adoro l'Italia per le sue caratteristiche uniche, per le montagne per i laghi per le colline, per gli scorci! Ma gli Italiani...

Guardatevi intorno... Uscite da dove siete rinchiusi e guardate a destra a sinistra, in alto, in basso... Cosa vedete? Vedete Italia? Vedete Mondo? Vedete Natura? Cosa vedete? Vedete Architettura? Vedete Progetti? Vedete Senso? Vedete Passione? Vedete Amore? Vedete Poesia?

Mmmhhh vedete Nulla?

Beh Anch'io.

r.b.

"La sua polvere d'oro lo fa scrivere di luce e silenzio. Di una soglia tra luce e silenzio. Li l'Architettura è. Alla soglia in cui si incontrano luce e silenzio sta il santuario dell'Arte, l'unico linguaggio dell'Uomo. E' il tesoro delle ombre. L'opera dell'architetto è un'offerta allo spirito dell'Archiettura. E' d'ombra, appartiene alla luce. Si disegna in materia, nella luce. Perchè la materia è luce consumata. La luce è vita della materia. E così comunica la sua vera natura attraverso un linguaggio archetipo di materia e forma, luce e ordine. Il progetto è spartito su cui si legge l'armonia degli spazi nella luce; bellezza che dà adito alla meraviglia e da qui la rivelazione. La poesia." L. Kahn

Porsi delle domande sta nella natura umana.

Quanti di noi si chiedono se le proprie scelte derivano da un vissuto esperienziale diretto, oppure da ciò che ci viene inculcato dalla nascita?

L'educazione ci viene fornita da ciò che viviamo oppure viene continuamene indirizzata da messaggi che ci bombardano quotidianamente...

Vi sentite forse liberi? Vedete moltissime alternative di fronte a voi oppure siete semplicemente indirizzati verso gli obiettivi di altri?

Se pensate che anche un gradino possa diventare motivo di discussione con un progettista, per la distrazione che potrebbe essere fatale ad un ospite nella propria casa... Vi renederete conto che più nulla ci può educare... Nulla ci può più distogliere da ciò che vogliamo vedere...

Apriamo gli occhi, l'Architettura ha la possibilità e la necessità di educare tutti noi, a comprendere che i reali pericoli sono ben altri.

L'Architettura è parte di noi, la vita è parte di noi, ma ce lo siamo scordato così come troppe altre cose.

r.b.