"Vorrei provare a comunicare in un linguaggio orizzontale questioni altrimenti ardue ad un osservatore distratto. Sono certo del rischio di scivolare in espressioni quali spettacolarità, virtuosismo o cadere nell'usare l'aggettivo facile, ma impegnerò ogni sforzo per toccare l'equilibrio tra forza della sostanza e tratto della superficie che ci deve essere in ogni artefatto. Starò a debita distanza da tutti quegli episodi in cui il tratto seduttivo straborda in assenza di qualsiasi sostanza degna di nota.

Sarà necessaria un po' di fatica nel tentare un percorso di senso condito con un pizzico di spettacolarità per arrivare all'architettura partendo da ciò che è altro da essa iniziando dalla possibilità dell'accedere democratico per giungere alla qualità dell'abitare nel panorama contemporaneo.

Bere l'architettura in un cocktail di fluidità, velocità, di sintesi e di tecnica generando un'accelerazione del pensiero: non consumando ma producendo energia!"

Arch. Marcio Tolotti