Un concorso, un'opportunità

Casa della Cultura - 6° Classificato Il progetto propone di attuare la ristrutturazione della struttura esistente, mantenendone i car...


Casa della Cultura - 6° Classificato
Il progetto propone di attuare la ristrutturazione della struttura esistente, mantenendone i caratteri tipologici salienti, affiancando a questa una nuova costruzione con struttura in xlam, concepita come uno spazio contemporaneo, energeticamente efficiente ed economicamente sostenibile.

Si intende comprendere tutte le stratificazioni dell’esistente e come un sedimento adattarsi alla Storia di San Giovanni Bianco. I vincoli storici dell’impianto dell’ex caserma vengono tradotti in un’opportunità formale e funzionale, dove la codifica di un nuovo linguaggio classico si rende parte integrante dell’esistente determinando un nuovo rapporto tra progettazione e restauro.

L’atteggiamento è quindi di tipo conservativo e al tempo stesso propositivo verso il futuro di una popolazione che demograficamente dimostra di crescere e di non abbandonare le proprie origini.

Si decide quindi di effettuare la ristrutturazione ritenendola un’ottima soluzione dal punto di vista ambientale, a differenza delle moderne costruzioni, queste strutture presentano mura molto spesse che, se aiutate da un valido isolamento interno in contro parete, possono mantenere il calore durante i mesi freddi e viceversa nei mesi caldi far vivere ambienti freschi; si estende così in maniera significativa il ciclo di vita sia delle materie prime che dell’immobile, risparmiando al contempo un significativo ammontare di energia.

Si propone di realizzare un muro contro terra per mettere in sicurezza il confine a monte, in calcestruzzo armato faccia a vista, che si svilupperà con linee sinuose ammorbidendo l’effetto duro e grezzo della materia prima. Si suggerisce un parcheggio semi-interrato con lo scopo di liberare la piazza antistante la ex caserma per lasciare respiro all’ingresso solo pedonale e poter accedere agli spazi in totale sicurezza. La Piazza funge da elemento di connessione tra San Giovanni Bianco e la propria cultura.
L’esterno è ricco di vita con una parte dedicata alla messa in scena della “Commedia dell’arte” così come frequentemente proposto dal Gruppo Alpini e Camerata di San Giovanni Bianco. Nelle calde serate estive anche i ragazzi del Paese potranno inscenare comici siparietti rappresentando magari l’Arlecchino di cui si vantano le origini.









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