Prima Casa Passiva
L'estetica della necessità
08:09:00vhouse progetto di estudoquarto s.r.l. |
E' credenza comune che l'architetto si occupi solamente della questione estetica del progetto. Lo pensa il committente che vuole qualche consiglio sulla tavolozza colori, tanto lui risolverà tutto il resto. Lo pensano le imprese che offrono il chiavi in mano, certi che conteranno più del progettista, nel mirabolante gioco dei ruoli di chi ha più credibilità nel cantiere edile.
Signori sentite qua: all'architetto non interessa l'esito estetico dell'architettura ( o almeno non interessa al sottoscritto ). L'estetica è mendace e statene certi vi condurrà in errore. Credere che abbiate un gusto estetico definito equivale a paragonarsi a Dio, il creatore di ogni cosa che di equilibrio se ne intende, basta infatti osservare attentamente la natura. Farsi guidare dall'estetica nel progetto significa quindi non riconoscere i propri limiti, significa credere erroneamente che la chiave di tutto stia nella pelle esteriore e non nella sostanza di un problema. L'estetica è per natura mutevole e pensare di imbrigliarla è il peggiore degli errori che possiate commettere.
Cosciente di questo instabile capriccio io ho risolto la questione non occupandomene affatto. Impossibile direte voi: " le tue architetture sono solo estetica". Sono spiacente ma devo contraddirvi e vi spiego il perché. Le architetture che vedere sono l'esito di un altro processo che non ha niente a che fare con il gusto momentaneo del committente o il mio. L'estetica dei miei progetti è figlia di una necessità, o di più necessità. In primo luogo è l'espletamento di una conduzione etica del fare architettura dove ciò che vedo è nella sua natura, senza fronzoli, trucchi o inganni. Un gesto progettuale deve corrispondere solo ad un gesto costruttivo. In secondo luogo il progetto è la massima espressione di una necessità economica impellente: fare Architettura con quello che ho e non rincorrere un miraggio architettonico cosciente di non averne i mezzi per raggiungerlo. Entrambi questi principi non hanno nulla a che vedere con l'estetica, sono due improbabili genitori che per qualche incredibile miracolo daranno alla luce figli onesti, rispettosi, unici e qualche volta bellissimi.
Dalle necessità condivise con amore la bellezza verrà senza pudore!
Architetto Marcio Tolotti
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