L'Architettura: ordine, spazio, proporzione
09:22:00ex sede di estudoquarto a Brescia |
“L’esercizio progettuale attende alle necessità del paesaggio articolando con esso una pluralità di percorsi obbligati e visivi fino a perdere lo sguardo nell’orizzonte disegnato dalla scia delle automobili. Dalle Ville di Andrea Palladio, alla Mondadori di Oscar Niemeyer, al Kilometro Rosso di Jean Nouvel l’infrastruttura scandisce spazio e tempo. L’architettura diviene riferimento per il viaggiatore, trasparenza, luminescenza e riverberi di una parete vetrata individuano un preciso chilometro collocandone l’immagine nella memoria di viaggio. Una posizione che ai poveri di spirito risulta sconveniente sarà motivo di interesse progettuale: collocato nella stretta forbice dell’autostrada Torino-Venezia con la tangenziale sud, non lontano dal casello di Brescia centro, dialoga in veste di moderatore con un paesaggio complesso, alternanza di edilizia residenziale con preesistenze rurali, complessi industriali e loro ampie radure cementizie distanziati dalla vivida natura negli spazi interstiziali. Il principio dell’ordine strutturale ha accomunato tutte le grandi epoche architettoniche. In quanto morfologica ed organica è una condizione in cui la forma diventa conseguenza della struttura e non ragione del costruire.” “Il principio non passa di moda per due ragioni: esso è insieme radicale e conservatore. È radicale perché accetta il movimento delle scienze e delle tecniche e le forze portanti della nostra epoca, ha un carattere scientifico ma non è scienza, utilizza mezzi tecnici ma non è tecnica, è conservatore perché non mira solamente ad un uso, ma anche ad un senso, non solamente ad una funzione, ma anche ad una espressione, è conservatore poiché è basato sulle leggi eterne dell’architettura: ordine, spazio, proporzione” (ludwig mies van der rohe )
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