Prestazioni termiche estive: confronto tra tetti a falda e coperture piane

Si riporta di seguito la conclusione della ricerca effettuata per indagare  il comportamento termico estivo di un edificio con tetto a falde...

Si riporta di seguito la conclusione della ricerca effettuata per indagare il comportamento termico estivo di un edificio con tetto a falde a confronto con uno a tetto piano, mediante un modello ad elementi finiti. A parità di condizioni, rispetto alla copertura piana quella a falde ventilata necessita di una potenza inferiore del 60% per la climatizzazione indoor con conseguente risparmio energetico

... A parità di ogni altra condizione, nell’ipotesi semplificativa introdotta,

la copertura a falde con camera di ventilazione ha evidenziato
temperature negli ambienti sottostanti notevolmente inferiori
a quelle della tipologia con tetto piano, anche grazie all’effetto
isolante della volumetria aggiuntiva. Tale volumetria attua peraltro
una moderazione dell’onda termica conseguente all’irraggiamento
e un diverso sfasamento rispetto al caso tetto piano. Ciò si
riflette sul comfort indoor in termini di temperature radianti e di
stabilità termica. Analizzando il comportamento all’interno della
camera di ventilazione della copertura a falde ventilate, l’effetto
convettivo, nelle sue componenti naturali e forzate, determina
complessivamente una riduzione delle temperature nell’ambiente
al piano terreno pari a circa 4°C. Il contributo legato alla forze di
volume è risultato modesto anche in presenza di vento particolarmente
debole. Ciò induce a ritenere che la caratterizzazione della
copertura ventilata sia strettamente legata al fenomeno convettivo
collegato al vento piuttosto che a forze di galleggiamento3, laddove
il vento sia presente. La riduzione della permeabilità del manto
determina un significativo calo delle prestazioni. Analogo comportamento
è conseguente alla chiusura della sezione di ingresso
dell’aria della camera di ventilazione in gronda.
Il beneficio della convezione agente nella camera di ventilazione
è generato dal vento entrante sia attraverso la permeabilità all’aria
del manto discontinuo, sia alla sezione di imbocco in gronda.
Tuttavia, poiché il vento è stato supposto in direzione favorevole
all’imbocco (ortogonalmente all’edificio) è da ritenere che i due
rispettivi contributi possano risultare anche notevolmente diversi
al variare di tale direzione.
Per mantenere quindi la medesima temperatura interna degli
ambienti a piano terra di una costruzione con copertura piana
(~26°C), una costruzione con tetto a falde ventilato necessiterebbe
di una potenza inferiore del 60% a parità di condizioni al contorno
con un conseguente risparmio sui costi di funzionamento
dell’impianto per il mantenimento delle condizioni di comfort
interno per gli utenti. 


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